Coloni registrati in un atto di compravendita del terreno
Intavolazione del diritto di proprietà delle terre
Tipica azienda agricola familiare di sussistenza: orto, animali, frutta e un po’ di vino, sfuso
Con Stanko il primo imbottigliamento dell’annata 1979: cura del vigneto, basse rese, qualche vasca in inox e poi in bottiglia: Pinot Grigio, Sauvignon, Ribolla Gialla, Tocai e l’uvaggio Slatnik
Il primo Merlot, nello stile caratteristico Radikon
L’ingresso in cantina delle prime barriques
Nasce l’Oslavje, uvaggio di Pinot Grigio, Sauvignon e Chardonnay
La svolta: la Ribolla macerata, al suo fianco solo Oslavje e Merlot
Anche l’Oslavje è macerato 8 giorni come la Ribolla, le rispettive Riserve 14 giorni
Si aumentano progressivamente i tempi di macerazione e affinamento, riducendo via via l’utilizzo della solforosa; si piantano le prime viti di Pignolo
Per confronto metà produzione viene imbottigliata senza aggiunta di SO2, l’altra metà al solito (minimo) quantitativo; nasce lo Jakot, il Tocai controcorrente;
La decisione finale: tutti i vini macerano 3 mesi, la solforosa non serve più, servono invece un tappo più performante e le bottiglie da litro e mezzo litro
Con Saša nascono Pinot Grigio Sivi e Slatnik, la cosiddetta Linea S, che prevede una piccola aggiunta di SO2 a causa delle più brevi macerazioni, una decina di giorni
Prima prova del Rosso “RS” della Linea S, che dal 2017 in poi viene prodotto ogni anno
Stanko ci lascia qualche giorno prima della vendemmia, con l’onere e l’onore di raccogliere i suoi frutti, custodirli e accompagnarli in cantina
Con qualche ettaro e qualche braccia in più affrontiamo la quotidianità, con tanti progetti in testa e i piedi ben piantati nella ponca